È stato senza dubbio uno dei più innovativi tecnici dell’industria molitoria internazionale. Luigi Grassi, cugino del fondatore cav. Guido Grassi, ha saputo coniugare nuovi metodi di lavorazione con le diverse esigenze produttive dei mercati mondiali. Non amava mettersi in mostra, gli elogi lo imbarazzavano, ma aveva la passione per la ricerca e il grande dono dell’insegnamento, fu maestro autorevole e indimenticabile per generazioni di giovani.  Ebbe riconoscimenti prestigiosi e fu insignito con la “Stella al merito del lavoro”, una delle più importanti onorificenze dello Stato italiano.

L’innovazione molitoria era scritta nel suo DNA. Ha “frequentato” la scuola migliore, quella sul campo, iniziando a lavorare come semplice operaio nel molino di famiglia, a Cavatigozzi (Cr). In seguito, nel 1945, segue e affianca i cugini Guido ed Ettore Grassi, fondatori di Ocrim – allora denominata “Officine Cremonesi Impianti Mulini – O.C.R.I.M. – Società a Responsabilità Limitata” – ricoprendo il ruolo di dirigente tecnologo. Il suo spirito di osservazione e il desiderio di apprendere hanno contribuito a sviluppare la sua naturale inclinazione tecnico-scientifica e ad esprimere doti straordinarie sul fronte della ricerca e della sperimentazione.

Luigi Grassi, classe 1908, ha dedicato tutta la sua vita a studiare come migliorare i metodi di macinazione adeguandoli alle diverse esigenze dei Paesi esteri. Il suo contributo è stato fondamentale per aprire nuovi orizzonti e permettere ad Ocrim di entrare da leader nei mercati mondiali. Ancora oggi vengono utilizzati i suoi speciali diagrammi di macinazione, strumenti di lavoro che, a distanza di 46 anni dalla sua prematura scomparsa, sono ancora all’avanguardia e insuperati.

Le sue parole d’ordine erano: sperimentare nuovi metodi, migliorare i processi, ottimizzare i rendimenti. Sono centinaia gli impianti sparsi nel mondo che portano la sua firma. Conosceva tutti i segreti della lavorazione dei cereali, in particolare di frumento e granoturco, che condivideva e divulgava con grande passione spiegando ogni fase e ogni nuova scoperta. Chi, se non Luigi, poteva assumersi il compito di trasferire tutte le sue conoscenze alle nuove generazioni? Lo fece con grande entusiasmo, aveva un carattere schivo, ma quando insegnava si trasformava e trascinava tutti con il suo genuino entusiasmo. Avergli intitolato la Scuola di Tecnologia Molitoria Ocrim è stata una doverosa e riconoscente conseguenza.

Non c’è alcun dubbio che sia stato uno dei migliori e più geniali tecnici dell’arte molitoria internazionale e, quando nel 1966, fu decorato con la “Stella al merito del lavoro” – una delle più importanti onorificenze dello Stato italiano – il pensiero comune fu: “Bravo Luigi, mai riconoscimento fu più  meritato”.

 

In Copertina: da sinistra Luigi Grassi, l’Ing. Piercarlo Grassi, Giuseppe Spinelli (direttore generale). Nel secondo gruppo il Presidente Cav. del Lavoro Guido Grassi con un gruppo di tecnici esteri.