Ipack-ima 5. A conclusione della manifestazione fieristica si fanno i primi bilanci tentando di andare oltre la soddisfazione materiale degli affari. C’è molto di più in gioco, è la consapevolezza che il messaggio dello stand OCRIM e PAGLERANI, così ricco di linguaggi e di riferimenti culturali, è stato recepito e apprezzato nel suo significato più profondo. Quello di realizzare un progetto industriale di filiera, totalmente Italian Made per portare nel mondo la tradizione e la qualità di prodotti unici. Il sogno diventa realtà.

 

Si è appena conclusa la 24ma edizione della fiera Ipack-ima 2018. Sono stati quattro giorni frenetici, densi di attività, incontri, strette di mani e soddisfazione per la quantità di apprezzamenti che OCRIM e PAGLIERANI hanno ricevuto dai numerosi clienti e ospiti giunti in visita allo stand. Grande interesse per le novità presentate, ma anche per il clima che si è vissuto in questo stand così innovativo e rappresentativo dei valori fondanti di entrambe le aziende. In questa edizione è emerso  chiaramente  il carattere distintivo di OCRIM e PAGLIERANI, orientato non solo all’innovazione tecnologica e strategica che tutto il mondo conosce, ma anche al modo di comunicare, di gestire le relazioni con quello stile familiare e caloroso tipico della nostra terra.  La voglia di  dialogare con tutti, andando oltre i classici canoni manageriali, è stata declinata in ogni linguaggio possibile. Dalle suggestioni sensoriali di colori, immagini e video, al sistema virtuale della realtà emersiva, alle espressioni artistiche che hanno affiancato opere classiche a sculture d’avanguardia fino alla street-art, alla cerimoniosa accoglienza del robotino NAO e al libro pop up che Sergio Antolini – vice presidente OCRIM – ha dedicato alla sua famiglia, come racconta nel video all’inizio del percorso emozionale.  Un simbolico passaggio di testimone da una generazione all’altra per veicolare valori profondi e irrinunciabili che resteranno inalterati nel tempo. Tanti linguaggi e tanti stimoli culturali universali per consolidare l’identità internazionale di due grandi player del mondo agrifood Italian Made 4.0.

 

 Dalle Origini Agricole L’Evoluzione Industriale Di Una Grande Realtà Italiana 

Potrebbe sembrare un controsenso parlare di evoluzione guardando al passato, ma per Alberto Antolini “oggi non saremmo ciò che siamo se non avessimo alle spalle, e non riconoscessimo, tutto il lavoro e l’impegno che da sempre le risorse umane hanno profuso nell’azienda, in termini di professionalità, manualità, artigianalità, amore, dedizione e inventiva”.  Anche il progetto di OCRIM e BONIFICHE FERRARESI parte dal passato e in particolare dalla valorizzazione delle origini agricole italiane per portare al consumatore prodotti di alta e certificata qualità. Come afferma Federico Vecchioni, CEO di BONIFICHE FERRARESI “Abbiamo scelto di trasformare le materie prime da commodity ad alimenti distribuiti nella GDO per preservare il valore aggiunto che genera la filiera alimentare e proporli come specificità italiana a tutti i consumatori del mondo“Un concetto importante che anche Alberto Antolini sostiene con determinazione: “Il progetto di partnership con BONIFICHE FERRARESI ci consente di fare un salto indietro verso l’origine della materia prima del nostro core business, per recuperare il grande valore delle tradizioni agricole italiane che fanno parte della nostra cultura aziendale. Il nostro progetto industriale è totalmente rivolto all’Italian Made. Questa è l’idea, questo è il grande sogno di una grande realtà industriale come la nostra”. Un’idea che Federico Santini, il writer toscano, ha espresso nella sua elaborazione artistica creando, in diretta, un murale che simboleggia proprio un grande campo coltivato, dove le scelte cromatiche evocano la  terra scaldata dal sole. Una terra generosa tutta italiana.

“Se  ti sei perso  i nostri live stream in Ipack-ima, puoi riviverli qui http://www.ocrim.com/site/stream.html.”